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La prima parola chiave emersa nell’evento finale del progetto DEAS – Donne Emancipate Attraverso lo Sport – è stata rispetto

Rispetto è la parola dell’anno 2024 scelta dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani. È la stessa parola scelta, per analizzare e produrre un testo argomentativo, dal 40,3% degli studenti che stanno sostenendo gli esami di maturità. La traccia sul rispetto è stata la più scelta sia nei Licei (dal 39,3%), sia nei Tecnici (dal 39%), sia nei Professionali (dal 45,7%). Rispetto è la parola usata da Dino Pusceddu, presidente di Arcoiris Promozione Sociale, per affermare che proprio nello sport assume un valore educativo ed etico. Rispetto di sé stessi e di tutte le persone, compagni di squadra ed avversari, dei giudici e delle regole. Rispetto delle diversità e delle differenze. Di chi vince e di chi perde. Di chi gioisce e di chi soffre. Del gioco leale e della correttezza del linguaggio perché lo sport non può seminare né odio né violenza e neanche discriminazione. Proprio perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza e delle discriminazioni esercitate quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni e della natura. Occorre invece allenarsi alla bellezza del prendersi cura delle relazioni umane più autentiche perché, come recita il novellato articolo 33 della Costituzione Italiana, la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.

Evento finale del progetto DEAS – Donne Emancipate Attraverso lo Sport 2025

Tutti i progetti a forte valenza sociale, sostenuti con risorse di donatori pubblici o privati a prescindere dall’importo finanziato, dovrebbero prevedere un momento di restituzione pubblica.
Per trasparenza e dar conto di come le risorse sono state utilizzate secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità. Per illustrare gli obiettivi raggiunti, le azioni svolte, risultati e i prodotti realizzati. Per attivare un confronto su innovazione, sostenibilità e impatto sociale.
É questa la prima riflessione che sentiamo di fare nel raccontare con alcune parole chiave l’evento finale del progetto DEAS – Donne Emancipate Attraverso lo Sport. Un racconto a più voci con i giovani protagonisti e i rappresentanti del terzo settore e dell’amministrazione comunale.

“Il borghese gentiluomo”, l’esisto scenico della scuola del “Teatro dell’anima” diretto da Elisa Piano – 2025

“Il borghese gentiluomo” è la sempre bella e leggera commedia di Molière che regge all’usura del tempo
Rappresentata per la prima volta nel 1670 continua ad andare in scena attirando l’interesse di attori e spettatori.
Ne abbiamo avuto la prova con l’applauditissimo esito scenico della scuola del “Teatro dell’anima”, diretto da Elisa Piano e sostenuto dall’associazione Arcoiris Promozione Sociale. Una collaborazione pluridecennale, esperienza unica di teatro sociale inclusivo, che ogni anno si cimenta con celebri opere di grandi drammaturghi teatrali.
É proprio vero. Dal basso, nelle relazioni di prossimità, nascono esperienze generative importanti. Da supportare.

Evento finale di restituzione del progetto di coesione sociale D.E.A.S. – 2025

EVENTO FINALE DI RESTITUZIONE DEL PROGETTO DI COESIONE SOCIALE D.E.A.S. 2025

“Lo sport è una delle piattaforme più potenti per promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di donne e ragazze”. Lo afferma il Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Ma non sempre è stato così.
Per questo occorre proseguire nel percorso verso la parità di genere nello sport a partire dal coinvolgimento delle nuove generazioni. Educazione e sport formano un connubio inscindibile per apprendere una serie di valori indispensabili per la crescita personale e per favorire l’inclusione e la coesione sociale.
Come attori della comunità educante tutti dobbiamo sentirci impegnati nella costruzione di una società inclusiva e non discriminante. Il progetto DEAS a partire dall’esperienza olimpica, nel suo excursus storico, e in particolare di quella delle donne, ha consentito di approfondire l’importanza del partecipare e del vincere attraverso un lavoro educativo, di formazione e di ricerca.
Giovedì 19 giugno 2025 alle ore 18, presso la sede Arcoiris in via Genova 38 a Quartu, in occasione dell’evento pubblico di restituzione progettuale, saranno illustrate le attività svolte, i risultati conseguiti e la ricerca-azione su “l’emancipazione femminile attraverso lo sport”.
L’iniziativa fa parte dei progetti di coesione sociale promossi e cofinanziati dal Comune di Quartu Sant’Elena.

Proseguono i laboratori di coesione sociale: “Gli scacchi, gioco della mente e passione del cuore” 2025

Apprendere tecniche e strategie con la consapevolezza che nel gioco degli scacchi c’è tanto simbolismo. Le 64 caselle della scacchiera rappresentano un cosmogramma dove opera la dualità di elementi che dominano l’universo e la vita: luce e tenebre; bene e male; corpo e spirito. Movimenti dei pezzi più forti su linee rette parallele e perpendicolari, i movimenti in diagonale degli alfieri, il salto del cavallo che richiama l’intuizione e il pensiero laterale, il pedone debole e indifeso che dopo una lunga marcia raggiunge l’obiettivo e si trasforma in modo potente. Se consideriamo ogni partita come un microcosmo della vita, un dialogo tra luce ed ombra, occasione di crescita e cambiamento, allora gli scacchi non sono solo un gioco ma un cammino di autoconoscenza e consapevolezza.

Gli scacchi, gioco della mente e passione del cuore – 2025

Gli scacchi sono una metafora della vita: sfide, battaglie, lungimiranza, lotta e ingegno, calcoli e probabilità. Sarà per questo che i partecipanti al laboratorio “gioco della mente e passione del cuore” trovano intriganti anche le narrazioni. Paul Morphy è considerato il primo campione del mondo nel gioco degli scacchi. Di personalità molto complessa, era solito sacrificare pezzi per disorientare l’avversario con mosse veloci e tecnica brillante. Come molto intrigante è la narrazione dell’assurda partita presente in “Murphy”, uno dei primi romanzi di Samuel Beckett. Il protagonista è un infermiere che lavora in una casa di cura per le malattie mentali e sfida a scacchi un paziente con l’intenzione di farlo vincere. Una partita particolare perché nessun pezzo sarà mai catturato e si concluderà con l’incomunicabilità tra i due giocatori.

Prosegue, con intensa partecipazione giovanile, il laboratorio “gioco della mente e passione del cuore” 2025

Prosegue, con intensa partecipazione giovanile, il laboratorio “gioco della mente e passione del cuore” per apprendere i fondamentali del gioco degli scacchi. L’istruttore Oleh Savelev ha illustrato il valore dei singoli pezzi e la tattica delle azioni a breve e medio termine: attacco doppio, inchiodatura, adescamento, forchetta, interposizione, infilata, deviazione e guadagnare tempo. Non sono mancati gli esempi di scacco matto in una e in tre mosse. Esercizi utili per comprendere che “Gli scacchi sono al 99% tattica”.