A queste conclusioni è giunta la ricerca su “Le protagoniste italiane e sarde di Parigi 2024” svolta da Manuel Usai, educatore e animatore sportivo.
La prima atleta citata è stata la pallavolista isolana, Alessia Orro. Miglior palleggiatrice della Volleyball Nations League nel 2024 e oro olimpico a Parigi 2024, Orro denunciò il suo stalker nel 2021, che poi fu arrestato dalle forze dell’ordine e che già nel 2019 era finito ai domiciliari per il medesimo reato.
Paola Egonu, Monica De Gennaro, Myriam Sylla e Anna Danesi protagoniste dell’ItalVolley femminile scambiandosi le medaglie hanno voluto dimostrare che oltre il talento personale è importante la coesione del gruppo per vincere.
Molto interessante la storia di Alice Bellandi. Judoka, inizialmente specializzata nella categoria 70kg, ebbe grossi problemi depressivi e alimentari. In seguito, decise di passare alla categoria 78kg e quel cambio si rivelò vincente perché le consentì di conquistare l’oro a Parigi 2024.
Un insegnamento di vita e di grande maturità fu quello lanciato dalla nuotatrice azzurra Benedetta Pilato. “Ci ho provato fino alla fine. Peccato, ma nonostante tutto è stato il giorno più felice della mia vita”, dichiarò ai microfoni di Raisport una commossa Pilato dopo il quarto posto a Parigi 2024. Parole queste che provocarono tante critiche, tra cui quelle dell’ex schermitrice Elisa Di Francisca, che poi si scusò.
Le sconfitte e gli errori possono sempre insegnarci qualcosa, contribuendo alla crescita personale e aiutandoci a diventare la migliore versione di noi stessi.
Infine Marta Maggetti, campionessa olimpica e atleta versatile, esempio e testimone di #resilienza e determinazione che sono necessarie per diventare atlete di alto livello.